Bocs

Rezidenza d’artista
a cura di Alberto Dambruoso

 Cosenza


Nel 2015, Nicola Rotiroti, artista e pittore calabrese, ha partecipato per la prima volta alla residenza d’artista Bocs Art a Cosenza, su invito di Alberto Dambruoso. Questa esperienza lo ha profondamente coinvolto, poiché tornava in un territorio che aveva lasciato nel 1996 insieme al suo amico d’infanzia, l’artista Gabriele Talarico. Entrambi avevano condiviso fin da giovani il sogno di dedicarsi all’arte.
L’ispirazione del progetto nasce dal mistero del Tesoro di Alarico. Rotiroti ha realizzato una grande tela di 1,75 x 2,35 metri, collocata all’interno della vetrata del Bocs come omaggio all’opera “Las Meninas” del maestro Velázquez. Ha poi esplorato a piedi e fotografato con una macchina subacquea i fondali dei fiumi Crati e Busento, come se fosse in cerca del leggendario tesoro. Durante questa azione ha coinvolto anche i passanti, che osservandolo partecipavano con curiosità e divertimento, rendendo così l’evento un’occasione di scambio e gioco, elementi essenziali dell’esperienza artistica.
Le fotografie raccolte hanno guidato la composizione pittorica, che Rotiroti ha sviluppato con la tecnica a olio su tela, unendo una ricerca tecnica a un forte valore simbolico.
In quel periodo, il suo amico Gabriele Talarico si trovava in Calabria e Nicola gli ha chiesto di creare un “tesoro” personale da portargli a Cosenza. Gabriele ha realizzato un piccolo pezzo di marmo nero del Belgio, inciso con la sua sagoma.
Il dipinto è stato completato poco prima dell’arrivo di questo “tesoro”, che Gabriele ha consegnato e che è stato documentato fotograficamente da Diego Mazzei, incaricato di seguire le attività del Bocs. Da questo incontro è nata l’opera “Il Tesoro di Talarico”, che racconta non solo un percorso artistico e un’amicizia, ma diventa testimonianza di un processo creativo fatto di memoria, condivisione e simboli profondi.